Il 13 giugno 2025 il Vietnam è diventato ufficialmente “Paese partner” dei BRICS, come annunciato dal Governo brasiliano. Questo status permette ad Hanoi di partecipare ai vertici del gruppo e agli incontri di lavoro, aprendo nuove e interessanti opportunità di dialogo con potenze emergenti come Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, oltre ai membri che più di recente hanno aderito al blocco (Egitto, Etiopia, Emirati Arabi Uniti, Iran e Indonesia).
1. OPPORTUNITÀ E RISCHI DERIVANTI DALL’ADESIONE
L’adesione come partner apre al Vietnam l’opportunità di accedere alla Nuova Banca di Sviluppo (NDB), potenziale fonte di finanziamento per infrastrutture, energia, trasporti e progetti sostenibili.
Oltre alla partnership commerciale consolidata con Cina e Stati Uniti, il Vietnam potrà espandere relazioni con India, Brasile e Africa, riducendo le dipendenze, soprattutto nel settore tessile, agricolo ed elettronico.
Inoltre, partecipando ai vertici dell’alleanza, il Vietnam potrà contribuire alla definizione dell’ordine internazionale basato sulla coesione e collaborazione tra Paesi in via di sviluppo, governance multilaterale, obiettivo principe del gruppo, e sostenibilità.
Nonostante un ampio ventaglio di benefici, Hanoi resta prudente. L’avvicinamento ai BRICS potrebbe complicare le relazioni con Washington, da cui il Vietnam dipende per investimenti e assistenza in ambito difensivo.
Proprio per questo motivo, sin dal summit di Kazan (ottobre 2024), l’attenzione di Hanoi era rivolta a queste implicazioni, tanto che il Governo ha analizzato lo statuto BRICS con molta attenzione prima di avanzare in modo formale.
2. PROSPETTIVE FUTURE
L’ingresso del Vietnam come partner dei BRICS rappresenta un’aggiunta strategica per il blocco e, al tempo stesso, un’opportunità significativa per Hanoi. Questa scelta consente al Paese di rafforzare la propria integrazione nell’economia globale, accedendo a nuove fonti di finanziamento attraverso i canali messi a disposizione dal gruppo. Sul piano diplomatico, il Vietnam guadagna visibilità e riconoscimento, rafforzando la propria presenza nei principali tavoli internazionali. Questo passo richiede, però, anche un attento equilibrio: Hanoi dovrà continuare a gestire con cautela i propri rapporti con l’Occidente, evitando di compromettere le relazioni con gli attori tradizionali, da cui dipende ancora fortemente. In un contesto globale sempre più multipolare, la decisione di avvicinarsi ai BRICS si inserisce in una strategia di posizionamento chiara. Il Vietnam punta a giocare un ruolo centrale nella competizione per la leadership del Sud globale. Coerentemente con la sua politica estera di diversificazione, Hanoi guarda al futuro con l’obiettivo di impostare relazioni fruttuose e costruttive con tutte le grandi potenze emergenti, mantenendo la propria autonomia e capacità di dialogo su scala mondiale.
3. SI APRE LA STRADA VERSO UN’ADESIONE PIENA?
Per ora lo status è limitato, ma costituisce un passo verso un’eventuale adesione effettiva in futuro. L’ Indonesia è entrata come membro a pieno titolo nel gennaio scorso, mentre il Vietnam si è inserito come partner. Il percorso richiederà il mantenimento dell’equilibrio strategico: continuare le partnership con USA e UE, senza spostare l’ago verso un unico blocco. In termini geopolitici, l’ingresso nel perimetro dei BRICS rappresenta, per Hanoi, una mossa calibrata di hedging: una risposta pragmatica alla crescente polarizzazione mondiale, che consente di evitare l’allineamento esclusivo verso un blocco, senza rinunciare, in questo modo, all’influenza multilaterale. Il Vietnam si propone così come un attore ponte tra Occidente e Sud globale, valorizzando la propria posizione strategica in Asia-Pacifico e affermando il proprio ruolo di mediatore credibile in questi nuovi equilibri multipolari. La partecipazione come partner non è solo un gesto simbolico, ma un investimento nella costruzione di un ordine globale policentrico, nel quale anche economie di medie dimensioni possano avere voce in capitolo. In questo senso, il Vietnam si colloca in una traiettoria che va oltre il beneficio economico immediato: cerca visibilità, legittimazione e spazio politico in un mondo dove le regole del gioco stanno cambiando.
Fonte: Articolo originale pubblicato da Il caffè Geopolitico, rivista online e network di esperti di affari e relazioni internazionali. (Email: redazione@ilcaffegeopolitico.net)